OLTRE IL BUIO: EDILTECO NEL 'PROGETTO INVISIBILI'
29 08 2024

OLTRE IL BUIO: EDILTECO NEL 'PROGETTO INVISIBILI'

Abbiamo invitato Elisa Stabellini, la nostra Responsabile delle Risorse Umane, a condividere con noi la sua esperienza nel ‘Progetto Invisibili’, un'iniziativa a cui ha preso parte attraverso l’associazione per la Responsabilità Sociale d’Impresa: ha passato una notte insieme a un gruppo di volontari, offrendo cibo, acqua, coperte e, soprattutto, calore umano ai senzatetto.

Il suo racconto ci ha profondamente toccato e desideriamo condividerlo con voi. Questa realtà, apparentemente distante, è composta da persone che avevano una vita normale, una famiglia, un lavoro, o che sono arrivate qui da un altro paese.

Scoprirete che, in realtà, abbiamo molto più in comune con loro di quanto possiamo immaginare.

Leggete per crederci.

Progetto Invisibili

Progetto Invisibili è un'iniziativa di volontariato a cui ha partecipato Edilteco insieme all’Associazione per la Rsi, l’Unità di Strada di Porta Aperta Modena ed in rete con in Servizi Sociali del Comune di Modena. Si propone di offrire sostegno ai senzatetto: persone che, a causa di eventi sfortunati, si trovano a vivere per strada, dormendo in luoghi di fortuna come marciapiedi, panchine, parchi, auto o case abbandonate. Attraverso percorsi notturni, i volontari portano beni essenziali come cibo, acqua e coperte, ma soprattutto offrono ascolto e una relazione autentica. L'obiettivo è ridare dignità a queste persone e, in alcuni casi, aiutarle a trovare nuove possibilità di rinascita.

Sotto il chiaro di luna

Il tutto si è svolto di notte, sotto la chiara luce della luna. Elisa, insieme a un gruppo di volontari, ha attraversato la città, visitando i luoghi noti per la presenza di senzatetto: dal piazzale di Porta Aperta al Direzionale 70, dalla stazione delle corriere all’area della chiesa Cittadella e molti altri angoli della città. Hanno distribuito beni essenziali e offerto supporto umano, ascoltando le storie di chi era disposto a condividerle e offrendo aiuto quando possibile. Non tutti, però, sono pronti a parlare; alcuni preferiscono restare in disparte e in silenzio, rifiutando qualsiasi tipo di assistenza. Altri, invece, trovano sostegno emotivo nel condividere il proprio vissuto e vengono ascoltati con attenzione.

Questo tipo di interazione rappresenta un'importante occasione di conforto e di ascolto per chi vive per strada.

Ciò che non potevamo immaginare

A Modena, circa 300 persone sono senza fissa dimora, di cui circa sessanta vivono completamente all'aperto, mentre il resto trova riparo in edifici abbandonati, presso conoscenti o in dormitori abusivi. Le storie di queste persone sono molto diverse tra loro: alcuni sono arrivati a questa condizione a causa di eventi sfortunati, altri l’hanno scelta, e molti si trovano in difficoltà per una combinazione di fattori.

È fondamentale non generalizzare, poiché ogni individuo ha una propria storia complessa e unica.

Ogni individuo incontrato durante il progetto porta con sé una storia unica. C'è un uomo indiano di circa cinquant'anni, che ha vinto la lotta contro l'alcolismo e sta cercando lavoro, ma è ostacolato dalla mancanza di documenti. Lorenzo, originario di Mantova, ha scelto consapevolmente di non lavorare più, mentre Giuseppe, un carpentiere divorziato, con una famiglia da mantenere, si trova in difficoltà a sostenere sé stesso e i suoi cari. Nonostante le avversità, queste persone conservano una grande dignità e dimostrano di essere più interessate al dialogo umano che ai beni materiali che ricevono.

Il Potere del Contatto Umano

Un giorno ti svegli e ti ritrovi senza fissa dimora.

Questa situazione non arriva improvvisamente, ci si scivola dentro gradualmente, quasi senza rendersene conto. Il contatto umano è molto prezioso. I volontari sottolineano quanto il dialogo e la connessione interpersonale siano fondamentali per offrire un vero supporto e stimolare il desiderio di cambiamento e riabilitazione.

La solitudine e la mancanza di risorse amplificano il rischio di restare intrappolati in questa condizione, ma avere una rete di sostegno, anche al di fuori della famiglia, può fare la differenza.

Siamo tutti vulnerabili, e senza accorgercene, potremmo ritrovarci nella stessa situazione. Spesso non ci preoccupiamo delle conseguenze, e, quando finalmente ci rendiamo conto di ciò che è accaduto, è già troppo tardi.

La mission di Edilteco si basa sulla consapevolezza della nostra comune vulnerabilità, che ispira l’impegno dell’azienda nel costruire una comunità più accogliente e inclusiva. Con il 'Progetto Invisibili', l'azienda evidenzia come il volontariato d’impresa possa andare oltre la solidarietà, offrendo un contributo tangibile al miglioramento delle vite delle persone più vulnerabili.

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